giovedì 7 marzo 2013

Cambiare il gruppo termico. Guida pratica per negati!!!


Ciao a tutti, alzi la mano un possessore di Vespa PX 125 che, in una salita un po’ più ripida del solito, non abbia almeno per un minuto sognato di avere sotto il sedere il doppio dei cavalli. A me è successo più di una volta, così alla fine mi sono deciso a sostituire il gruppo termico originale del mio PX 125 con uno un po’ più performante.
In commercio esistono tantissimi gruppi termici, in alluminio ed in ghisa e più o meno performanti; io ho scelto quello che, a detta di molti, è definito il miglior gruppo per affidabilità e prestazioni. Sto parlando naturalmente del DR 177.

Ho scelto questo perché è il più indicato da montare "plug&play", quindi senza dover raccordare i carter, cambiare albero o altri lavori più da meccanico. Naturalmente se avete dimestichezza con la meccanica potrete anche fare questi lavori, però parto dal presupposto che con poca esperienza è praticamente impossibile fare altro  senza rivolgersi al meccanico.

 Adesso però sporchiamoci le mani.

Allora, per questo lavoro non servono molti attrezzi, però conviene averli di qualità. Io in un primo momento avevo deciso di fare il lavoro con delle chiavi economiche, ma ho capito subito che la cosa non era possibile.
Per prima cosa chiudiamo il rubinetto la benzina e mettiamo in moto la vespa così da svuotare il tubo benzina ed il carburatore. Dopodiché, con una chiave n° 17, allentiamo il perno che regge la marmitta al telaio e con una 13 a T svitiamo il dado che stringe il collettore al cilindro. Una volta fatta questa operazione la marmitta sarà libera di ruotare sul perno da 17 che abbiamo precedentemente allentato.
A questo punto, con un cacciavite a taglio smontiamo la cuffia che copre il gruppo termico, avendo prima però smontato la candela. Sempre con un cacciavite a taglio andremo a rimuovere la griglia che copre la ventola e per comodità smonteremo anche il tubo di gomma a soffietto che porta l'aria al carburatore.

A questo punto avremo davanti il cilindro e la testa. Con una chiave 11 a T andremo a svitare i 4 dadi della testa e una volta rimossi possiamo sfilare la stessa, stando attenti però a non perdere le rondelle; qui iniziamo ad entrare nel vivo dell'operazione perché finalmente riusciamo a vedere il pistone.  Però, per poterlo finalmente toccare con mano ci rimane da fare un'operazione un po' delicata e cioè svitare i prigionieri, altrimenti non riusciremo a sfilare il cilindro. Prima però con un calibro occorre misurare l'altezza degli stessi, in modo tale da riavvitarli nella stessa posizione. Poi, con due dadi della testa, sviteremo i prigionieri usando la tecnica del "dado e controdado"; avviteremo il primo dado sul prigioniero e a seguire ne avviteremo un secondo fino a farli toccare e dopo aver dato una stretta  ai due dadi (bisogna avere due chiavi 11) andremo a svitare con quello più in basso. Vedrete che a questo punto oltre ai dadi girerà anche il prigioniero.

Dopo aver tolto i prigionieri finalmente possiamo sfilare la testa, stando però attenti che il pistone sia nel punto morto inferiore. Qualora il pistone non fosse nel PMI basterà far ruotare la ventola fino a che non vedrete andar giù il pistone. Ora  il pistone è libero!!!

Prima di proseguire bisogna avvolgere intorno alla biella un panno in modo da coprire il carter aperto così da evitare che qualche piccolo oggetto possa cadervi all'interno.  

A tener fermo il pistone alla biella c'è il così detto spinotto. Questo è tenuto fermo all'interno del pistone da due piccoli fermagli chiamati seeger. Per poterli rimuovere agevolmente servirebbe una pinza particolare con le punte sottilissime, però anche con una piccola pinza da elettricista e soprattutto con un po' di pazienza ci si riesce. Per rimuovere il seeger interno bisogna smontare la ruota posteriore per arrivare agevolmente dal lato interno del pistone. Una volta rimossi i seeger possiamo sfilare lo spinotto e questa operazione è un po' delicata. Servirà un perno a misura da infilare nel buco dello spinotto dal lato esterno, per intenderci quello d'avanti a voi, e con un martello di gomma dare dei piccoli colpi fino a quando lo spinotto non uscirà dall'altro lato. Bisognerà prestare molta attenzione perché i colpi che andremo a dare verranno trasmessi sulla biella e sull'albero motore, quindi cercate di bloccare in qualche modo il pistone. Io ad esempio tolgo le fasce dal pistone ed infilo il cilindro precedentemente smontato fino a metà pistone, in modo da avere il buco dello spinotto visibile. Poi poggio il cilindro al telaio e solo a quel punto martello sul perno, in modo che i colpi vengano scaricati sul cilindro e non sulla biella. Non occorre sfilare completamente lo spinotto, basta sfilarlo quel tanto da far uscire il piede della biella.

All'interno del piede della biella abbiamo la gabbia a rulli. Occhio a non farla cadere quando smontate lo spinotto. Va rimontata prima di infilare il nuovo spinotto.

Adesso avrete finalmente smontato il gruppo termico. Non vi rimane che rimontare il nuovo procedendo a ritroso. Prima di rimontare oliate tutti i pezzi (interno del cilindro, spinotto, gabbia a rulli e pistone) con dell'olio per miscela o olio motore così da rendere il tutto più facile.
Inoltre prima di mettere il nuovo pistone posizionate il seeger dal lato interno del pistone (quello da cui è uscito il vecchio spinotto) così quando inserirete lo spinotto potrete spingerlo fino in fondo.

Curiosità: se non avete mai fatto un lavoro del genere sappiate che il pistone ha un verso e questo è indicato sul cielo del pistone tramite una freccia o un triangolo. Questo segno indica lo scarico, quindi il pistone andrà montato con il triangolo o la freccia verso lo scarico  (praticamente in basso dove c'è l'attacco della marmitta).

Quando riavviterete i prigionieri usate nuovamente la tecnica del dado e controdado (naturalmente questa volta avviterete il dado superiore) e ricordate di avvitare i prigionieri fino all'altezza che avevate misurato con il calibro in precedenza. Non c'è bisogno di avvitarli fino alla fine perché potrebbero andare più in giù del dovuto. Per quanto riguarda la testa sarebbe meglio utilizzare una chiave dinamometrica, ma anche senza va bene uguale, l'importante è avvitare i dadi in maniera incrociata e soprattutto usate il buon senso; basta una buona stretta e non rompersi le mani a stringere.

Avvitate per finire il collettore della marmitta allo scarico del cilindro e non dimenticate di sostituire il getto del massimo nel carburatore con uno da 108/110 per il rodaggio, dopo potrete regolare la carburazione e diminuire il getto fino a 105. Se avete fatto un buon lavoro la Vespa  partirà al  secondo colpo di pedale.
prima accensione dopo il montaggio

Clicca qui se vuoi leggere le mie impressioni dopo tre anni di utilizzo.

Buon divertimento!!!

Lascia un tuo commento se questa guida ti è stata utile. Ciao.





5 commenti:

  1. OTTIMA GUIDA...ma non dimentichiamoci di aumentare il getto del massimo nel carburatore. :-)

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  2. ottimo veramente!! ma che getti bisogna montare per il DR 177?

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